In questi giorni stiamo ricevendo diverse segnalazioni – accompagnate ad altrettante preoccupazioni – relative alla fatture sanitarie che diverranno obbligatoriamente elettroniche a partire da gennaio 2023. Anticipiamo subito che sarà così (e più avanti nell’articolo spieghiamo il perché) e che con PsicoGest non vi saranno preoccupazioni di sorta. Dopo questa – speriamo – tranquillizzazione, vediamo di fare luce sulla questione partendo proprio dalle domande che sono giunte a PsicoGest.
Perchè da gennaio le fatture sanitarie saranno elettroniche?
Di fatto lo sono sempre state, da quando è stato introdotto l’obbligo di fattura elettronica (esteso poi a luglio 2022 anche ai forfetari), MA – e qui la questione si fa più interessante – praticamente a pochi giorni dall’entrata in vigore dell’obbligo (correva l’anno 2019) vi fu un perentorio intervento del Garante della Privacy che bloccò tutto, affermando che in virtù dei dati contenuti all’interno delle fatture sanitarie (diagnosi, percorso di trattamento, ecc., insomma dati estremamente sensibili e riservati) esse non dovessero essere inviate ad Agenza delle Entrate. Accadde quindi che venne messo in atto un immediato “dietrofront” e fu sancito un vero e proprio DIVIETO di fattura elettronica per prestazioni sanitarie fatturate ad un soggetto privato (un cittadino o una cittadina, per intenderci, un CF). Anno dopo anno il divieto è stato confermato dal Garante, fino al 2022.
Cosa è successo quest’anno (2022)?
Quest’anno è successo che ad oggi – 9 dicembre 2022 – il divieto non è stato prorogato dal Garante per il 2023 e, se nei prossimi giorni Egli non si pronuncerà in favore di un rinnovo del divieto di fattura elettronica per prestazione sanitaria a privati, dal 1° gennaio 2023 sarà obbligatorio emettere fattura elettronica, anche per prestazioni sanitarie erogate a pazienti.
Quindi tutti dovranno fare fattura elettronica per prestazioni sanitarie?
In realtà no, o meglio, solo chi è obbligato alla fattura elettronica in sé. Ovverosia – parlando per il 2023 – per tutti gli ordinari e per i forfetari che nel 2022 hanno ottenuto ricavi pari a 25.000€ o più – come da questo articolo); gli altri potranno continuare ad emettere fatture normali. Ovviamente se non sopraggiungesse un divieto “all’ultimo minuto” del Garante, anche se ciò appare inverosimile, stante il fatto che già è stato eliminato il divieto di fatture elettroniche per gli avvocati che fatturavano a clienti privati e, a quanto pare, il Garante in tale occasione non ha avuto rimostranze, anzi si è dichiarato soddisfatto per la sicurezza garantita ai dati durante tale procedura.
Ma nessuno dice nulla?
A onor del vero ci sono “movimenti” che stanno sollecitando l’intervento del Garante al fine di prorogare anche per il 2023 il divieto di fattura elettronica per prestazione sanitaria, come i Commercialisti, ma bisognerà attendere una risposta (se vi sarà) ufficiale del Garante. (Qui l’articolo sulle richieste dei Commercialisti).
Ma verrà abolito STS quindi?
Non vi sono affermazioni in tal senso. Ricordiamo che STS serve per la pre-compilazione del 730 del paziente, pertanto è ragionevole pensare che – qualora non vi fosse il prolungamento del divieto di fattura elettronica sanitaria verso privati – i passaggi saranno doppi: invio a SDI della fattura, quindi invio a STS. Con tutte le scadenze correlate alla fattura elettronica (i 12 giorni per intenderci per quanto attiene l’invio della fattura elettronica e l’invio “mensile” per quanto riguarda STS).
Aiuto! Ma PsicoGest sarà in grado di fare tutto?
In realtà PsicoGest era già pronto quando è stato introdotto l’obbligo di fattura elettronica, quindi nel 2019. Successivamente si è dovuto adattare ed inserire i vari blocchi (appunto per far fronte al divieto imposto dal Garante). Quindi lato PsicoGest siamo già pronti… anche nel caso in cui il Garante decidesse – dopo aver aperto la calza della Befana – di confermare il divieto a gennaio inoltrato (ci sembra un déjà-vu).
Io fatturo col bollettario e avrò obbligo di fattura elettronica. Cosa devo fare?
Come sempre diciamo, non vi è alcun obbligo di dotarsi di un sistema gestionale. Agenzia delle Entrate stessa mette a disposizione un sistema per poter emettere fatture elettroniche. Ovviamente è un sistema “generico”, pensato per poter accogliere le esigenze di tutti i professionisti (dall’ingegnere all’avvocato, al veterinario, allo Psicologo, al freelance, ecc.) e pertanto richiederà diverse configurazioni e non è duttile e versatile come può essere un gestionale “su misura” per la propria attività. In PsicoGest dal giorno uno (correva l’anno 2016) sviluppiamo una piattaforma ESCLUSIVAMENTE PER PSICOLOGI, in linea solo con le loro esigenze. Perché siamo psicologi e sappiamo cosa vuol dire interfacciarsi con il mare magnum della burocrazia e della fiscalità per chi… ha intrapreso volutamente un altro tipo di percorso formativo e professionale.
Ad ogni modo è sempre buona pratica – che in PsicoGest consigliamo sempre – di interfacciarsi col proprio commercialista.