STS: bloccare non ha senso.

Dal 1° novembre 2025 sarà deprecata la funzione “blocca STS” nelle schede clienti PsicoGest.

Preambolo storico.

Con l’avvento di STS, ossia l’obbligo di trasmissione al sistema tessera sanitario delle spese – appunto sanitarie – effettuate dai pazienti, molto è cambiato nell’attività degli psicologi; soprattutto in senso negativo.

In primis l’introduzione di questa “lungaggine burocratica” ha fatto sì che gli psicologi avessero un ulteriore elemento di cui occuparsi. Per questo motivo, piuttosto prontamente, nel 2016 (l’obbligo fu ufficialmente annunciato a settembre 2016, ma aveva valenza retroattiva), in PsicoGest ci siamo subito attivati – benché praticamente appena nati – per introdurre una funzionalità che permettesse di agevolare gli psicologi in questa nuova incombenza.

All’epoca venne inoltre sottolineata la possibilità – per il paziente – di opporsi all’invio: in tal caso, sempre all’epoca, lo psicologo non avrebbe dovuto fare alcuna comunicazione.

Ciò ha portato – come facilmente intuibile – ad una significativa opposizione alla comunicazione da parte dei pazienti, elemento che – nostra illazione – deve aver scaturito qualche interessante riflessione in STS.

Di fatto, dal 2021, questa modalità è scomparsa, ovvero al fine di contrastare la non-comunicazione a STS, è stato introdotto un nuovo sistema per regolamentare il diritto di opposizione del paziente. Tale metodo – in vigore ancora oggi nel 2025 – prevede infatti che per il paziente che si oppone, lo psicologo debba fare un invio a STS senza l’indicazione del codice fiscale del paziente; di fatto una comunicazione anonima.

Ma per quale motivo?

E’ innegabile, se non da un mero ragionamento logico, che oltre all’interesse per la spesa sostenuta ai fini della pre-compilazione del 730 del paziente, vi sia un altro interesse – forse in capo a STS o Agenzia delle Entrate – ossia di avere un indicatore dell’andamento dell’attività degli psicologi, soprattutto a fronte del fatto che gli organi istituzionali (in primis Agenza delle Entrate) non hanno “occhi” sulle fatture emesse, non essendo mai diventate le sanitarie a privati, fatture elettroniche.

Ad ogni modo, con l’avvento del cambio di modalità di trasmissione per i pazienti che esercitavano opposizione, è sorto un interrogativo – a cura di alcuni commercialisti e delle relative interpretazioni – in merito ai pazienti cosiddetti “stranieri”, cioè italiani residenti all’estero, oppure non italiani e quindi non dotati di codice fiscale: Sarebbe da fare la trasmissione a STS in questi casi, oppure no?

In PsicoGest, avendo adattato il sistema alla rivoluzione sulle opposizioni, tale interpretazione – lo ribadiamo, di alcuni commercialisti – ci era risultata “curiosa”, essendo che la normativa di STS appare piuttosto chiara e sintetizzabile su due punti:

  1. OBBLIGO del professionista di trasmettere i dati di spesa
  2. facoltà per il paziente di esercitare OPPOSIZIONE

Tuttavia, provenendo tale interpretazione (che vedeva l’opzione di non-trasmissione per pazienti “stranieri”) da più di un commercialista, essa pareva essere una interpretazione sempre più accreditata, motivo per il quale – di lì a poco – in PsicoGest introducemmo il “Blocco STS”, ossia un sistema, un cursore che se attivato, avrebbe reso la fattura non idonea all’invio a STS decretandone quindi il non invio/ non inviabilità.

Come mai oggi togliamo questa funzione di blocco?

Le motivazioni sono diverse, in realtà, ma tutte nascono da quella principale: perché non esiste questa terza opzione di non-invio di una fattura, essendo in contrasto con quella che è la prima direttiva di STS menzionata sopra: tutti gli psicologi sono obbligati a trasmettere i dati di spese delle fatture dei propri pazienti per prestazioni sanitarie, a STS.

Fosse “solo” questa la motivazione, potremmo anche soprassedere e lasciare comunque la funzione di blocco, per accontentare – diciamola così – quei commercialisti che nonostante tutto patteggiano ancora per la non necessità di invio del caso specifico di cui stiamo parlando.

Purtroppo però, come menzionato prima, vi sono altre due motivazioni che ci inducono oggi a deprecare la funzione, ossia:

  • errore di base: se vi è l’obbligo di invio e si attiva il blocco, non procedendo quindi con l’invio, si contravviene ad un obbligo iniziale indicato da STS, risultando quindi passibili di sanzione;
  • errori nelle attivazioni: in molti casi sono state create schede cliente come “privati”, benché siano poi aziende, attivando il blocco. In questo caso, con scheda di privato, la regolazione STS è infatti presente, ma l’errore sta nella creazione della scheda cliente stessa, con considerevoli ripercussioni fiscali (non si è potuto inserire la piva dell’azienda, né la ragione sociale, né vi è possibilità di emettere fattura elettronica per prestazione sanitaria). La presenza della funzione di blocco in questi casi agevola il non corretto utilizzo della piattaforma, che può avere ripercussioni fiscali significative per l’utente.

Pertanto, con il 1° novembre 2025 la funzione “Blocca STS” verrà eliminata e le fatture per le quali era stata attivata, saranno automaticamente tramutate in opposizione attiva.

Quali implicazioni avrà ciò:

  • per le fatture sanitarie a privati nessuna implicazione di rilevanza: avverranno le comunicazioni di queste fatture (solo del 2025 e solo in presenza di invio automatico STS attivo) con omissione del Codice fiscale, esattamente come la normativa STS prevede. Chi adotta invece invio manuale a STS troverà le fatture come idonee e potrà procedere con il comando manuale.
  • chi invece aveva erroneamente creato schede come privato per aziende, noterà analogo invio a STS (con invio automatico attivo), invii che potrebbero essere rifiutati da STS. In questi casi è comunque altamente raccomandabile correggere le schede cliente.

E per il futuro?

Per le prossime fatture il procedimento (già attivo da anni peraltro) è semplicissimo. Se si imposta una nazione estera, si attiva in automatico l’opposizione STS. Per clienti privati italiani invece è possibile regolare l’eventuale opposizione in scheda cliente (o anche a livello di fattura, tramite il bottone giallo).

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