E’ notizia di questi giorni l’approvazione del “Decreto Milleproroghe 2025” firmato dal governo. Tra le tante proroghe (appunto si chiama “milleproroghe”…) c’è anche qualcosa che riguarda da vicino gli Psicologi e tutti i professionisti sanitari.
Il 1° gennaio 2024 il decreto milleproroghe aveva previsto una proroga del divieto di fatturazione delle prestazioni sanitarie a soggetti privati in forma elettronica. Pertanto per tutto il 2024 (fino al 31.12.2024) le fatture di questo tipo non hanno potuto (e non potranno) essere elettroniche, ma normali.
Proprio dal decreto 2024 si sapeva già che fine anno/ inizio 2025 avrebbe costituito un cambio e… così è stato, ma solo in parte.
Nel 2025 infatti, tutte le fatture – anche le sanitarie a privati cittadini – saranno elettroniche. Con un piccolo “MA”, però. Sì perché nel decreto Milleproroghe 2025 è stato ulteriormente prorogato il divieto di tali fatture in formato elettronico ma, diversamente dagli anni passati, la proroga non si estenderà fino al dicembre 2025.
Leggiamo nel Decreto:
“Si proroga al 31 marzo 2025 il termine dell’esenzione dall’obbligo di fatturazione elettronica delle prestazioni sanitarie verso consumatori finali.”
Ciò significa quindi che fino al 31 marzo 2025 vigerà il divieto di fatturazione elettronica per una prestazione sanitaria erogata ad un privato (ad esempio un paziente). Dal giorno dopo invece, una medesima fattura dovrà essere in formato elettronico, quindi con invio a SDI.
Come ci si comporterà con STS? Quali accorgimenti si dovrà avere? I clienti privati dovranno avere un codice destinatario?
Ancora non si hanno risposte a queste domande. Presumibilmente STS rimarrà come incombenza degli Psicologi e degli altri sanitari. Anche la mancanza di un codice destinatario (il paziente potrebbe infatti non disporne e non ha al momento obbligo di averne uno) non dovrebbe essere un problema (già nel 2024 si sono emesse fatture elettroniche a privati, solo non sanitarie!), essendo che al paziente si consegnerà sempre una copia cortesia, mentre la fattura vera e propria sarà trasmessa a SDI (e quindi sarà visibile nel cassetto fiscale del paziente).
Ma dovremo ancora attendere per avere approfondimenti in merito. Sempre che, ora di marzo, non vengano stabilite nuove proroghe. Ciò è infatti possibile qualora, ad esempio, il Garante della Privacy non manifestasse soddisfazione per gli accorgimenti adottati da AdE per la ricezione di documenti fiscali riguardanti dati sensibili.
Staremo a vedere.